San Tommaso d'Aquino

Chi era: filosofo-teologo, Dottore della Chiesa, patrono della scuola.
Nato a: Roccasecca, forse nel 1224 nel castello paterno da Landolfo d’Aquino, signore di Roccasecca, e da Teodora Caracciolo, nobile napoletana. Discendente da una famiglia di cavalieri, nelle sue vene si mescolava il sangue di antenati longobardi e normanni, residenti da tempo nella regione assoluta della Terra di Lavoro.

Monumenti e testimonianze

Roccasecca: Castello di Roccasecca dei Conti d’Aquino; Statua di San Tommaso dell’artista contemporaneo Giuliano Vangi, alta 8 m. e in pietra locale.

Aquino: Torre del Castello dei Conti d’Aquino (detta Casa di San Tommaso), Chiesa di S. Maria della Libera dove il Santo fu battezzato, Basilica-Cattedrale San Tommaso che conserva la reliquia della costola del cuore del dottore Angelico donata dall’Arcivescovo di Tolosa in Francia, Monumento in bronzo di San Tommaso dello scultore Angelo Bianchi;

Monte San Giovanni Campano: Castello baronale e prigione di San Tommaso dove venne rinchiuso dai suoi genitori per impedirgli di intraprendere la carriera monastica all’interno dell’ordine dei domenicani.

Priverno (Lt): Abbazia di Fossanova dove morì nella Foresteria; Cattedrale di Priverno che custodisce la reliquia della testa del Santo. 

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Nel 1230 fu condotto a Montecassino per essere oblato benedettino; nel 1239-44 a Napoli, studia alla facoltà delle arti (discipline grammaticali, filosofiche e scientifiche); 1244 entra come novizio nell’Ordine dei frati Predicatori (domenicani); 1245-48 studente di teologia a Parigi, sotto la guida del dottore domenicano Alberto Magno; 1248-52 segue Alberto Magno a Colonia, dove completa gli studi curricolari ed inizia la collaborazione accademica con il maestro; 1252-56 viene richiamato alla facoltà di teologia di Parigi, come baccelliere incaricato di tenere corsi sulle Sentenze di Pier Lombardo, il manuale sistematico di teologia adottato nei corsi istituzionali.

l commento di Tommaso viene pubblicato nel 1256; 1257-59 Tommaso insegna teologia a Parigi in qualità di maestro ufficiale o reggente. Redige la raccolta delle questioni disputate De veritate; 1259-65 soggiorna in Italia, dove attende agli studi (stesura della Somma contro i Gentili) e insegna ai frati del convento domenicano di Orvieto (1261-1265); 1265-68 maestro reggente nello studio teologico dei domenicani a Roma, probabilmente a Santa Sabina, inizia la stesura della Somma teologica (parte prima), e redige le questioni disputate De potentia; 1269-72 secondo periodo di insegnamento della teologia all’Università di Parigi.

Scrive la seconda parte della Somma teologica e redige il commento alle principali opere di Aristotele; 1272-73 inizia l’insegnamento della teologia, come maestro reggente, nel nuovo studio aperto presso l’università di Napoli. Completa la Somma teologica; 1274 nel febbraio parte alla volta di Lione, essendo stato nominato teologo della commissione preparatoria del secondo concilio ecumenico di Lione: dopo pochi giorni di viaggio le già precarie condizioni di salute si aggravano; il 7 marzo Tommaso muore ospite dell’abbazia benedettina di Fossanova (le sue spoglie oggi riposano a Tolosa in Francia); il 18 luglio del 1323 Tommaso fu canonizzato da Giovanni XXII ad Avignone, dichiarato Dottore della Chiesa da Pio V nel 1567 ed elevato a patrono di tutte le scuole da Leone XIII nel 1882.

IL PENSIERO: Tommaso, grande nella dottrina, fu grandissimo anche nelle doti morali. Rifiutò sempre gli onori che volevano tributargli e la sua vita fu dedicata interamente a Dio e alla Scienza: rimase sempre il modesto e semplice frate pieno di bontà e cordialità per tutti. Pensatore straordinario e razionale ricercò le verità naturali e soprannaturali. Conoscitore profondo di Aristotele, elaborò la sintesi di Aristotele e Agostino dando così vita all’Aristotelismo cristiano. In tutte le sue opere trattò i problemi della conoscenza, della psicologia, della politica, della metafisica, dell’etica. L’etica di Tommaso fu certamente la più importante del Medioevo: è una fusione di concetti aristotelici, stoici, neoplatonici con la morale della Bibbia e di S. Agostino: la morale è il motus rationalis creaturae ad Deum .

 

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